Fondo di Garanzia INPS: Come Ottenere TFR e Stipendi in Caso di Fallimento del Datore di Lavoro

Pubblicato il 5 marzo 2025 alle ore 08:44

Quando un'azienda fallisce o attraversa una crisi economica tale da non poter pagare i lavoratori, questi ultimi si trovano di fronte a una situazione di grande incertezza. Fortunatamente, il Fondo di Garanzia INPS rappresenta una tutela fondamentale per i lavoratori dipendenti, garantendo il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e delle ultime tre mensilità di stipendio. In questo articolo esamineremo il funzionamento del Fondo di Garanzia, i requisiti per accedervi e la giurisprudenza di riferimento che ne disciplina l'applicazione.

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Cos'è il Fondo di Garanzia INPS e a Cosa Serve

Il Fondo di Garanzia INPS è stato istituito con la Legge 29 maggio 1982, N. 297, con l'obiettivo di garantire ai lavoratori subordinati il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità qualora il datore di lavoro si trovi in stato di insolvenza. In altre parole, il fondo si sostituisce al datore di lavoro inadempiente, fornendo ai lavoratori un supporto economico essenziale in caso di crisi aziendale.

Requisiti per l’Accesso al Fondo

Per ottenere il pagamento da parte del Fondo di Garanzia INPS, il lavoratore deve dimostrare, oltre alla cessazione del rapporto di lavoro, che:

  • Il datore di lavoro è stato dichiarato insolvente tramite fallimento o altra procedura concorsuale (liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, concordato preventivo);
  • Il credito sia stato accertato in sede concorsuale, tramite ammissione al passivo;
  • Nel caso di datori di lavoro non soggetti a fallimento, sia stata esperita un’azione esecutiva individuale infruttuosa.

Giurisprudenza Rilevante

La Corte di Cassazione ha più volte ribadito i criteri per l'accesso al Fondo di Garanzia, sottolineando che il diritto del lavoratore si configura come autonomo rispetto al credito nei confronti del datore di lavoro. Tra le pronunce più significative troviamo:

  • Cass. Sentenze NN. 19277/2018 e 19778/2018: hanno chiarito che l'accesso al Fondo è subordinato all'ammissione del credito nello stato passivo e alla verifica della sussistenza della condizione di insolvenza del datore di lavoro.
  • Cass. Sentenza N. 28136/2018: ha specificato che l'INPS, gestore del Fondo, ha diritto di contestare la sussistenza dei presupposti per l’accesso al beneficio.
  • Tribunale di Milano, Sentenza N. 455/2024: ha confermato che il Fondo di Garanzia tutela i lavoratori anche in caso di omissione contributiva ai fondi di previdenza complementare.
  • Tribunale di Roma, Sentenza N. 7464/2024: ha chiarito che l'INPS non può negare il pagamento se il datore di lavoro ha espressamente escluso il trasferimento dei crediti maturati in caso di cessione d'azienda.

Strategia per i Lavoratori

L’accesso al Fondo di Garanzia INPS rappresenta una garanzia per i lavoratori, sebbene limitata a tre mensilità e al TFR maturato. Tuttavia, laddove le somme spettanti superino quanto erogabile dal Fondo, il lavoratore può comunque sperare in una ulteriore soddisfazione attraverso l'attivo fallimentare. Questo comporta una scelta strategica: accedere immediatamente al Fondo per recuperare parte delle somme dovute e, parallelamente, monitorare l'evoluzione della procedura fallimentare per eventuali ulteriori riparti.

Conclusioni

Il Fondo di Garanzia INPS è uno strumento cruciale per tutelare i lavoratori di aziende in crisi. La giurisprudenza ha chiarito i requisiti e i limiti dell’intervento del Fondo, sottolineando l’importanza dell’ammissione allo stato passivo e della dimostrazione dell’insolvenza datoriale. Per i lavoratori, l'accesso a questa tutela può fare la differenza tra ottenere almeno una parte delle spettanze o rischiare di perdere tutto nell’incertezza delle procedure concorsuali.

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